Sicurezza energetica e stoccaggi di gas metano: le sfide dell’Italia per il futuro

17 Febbraio 2023 Consumi
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Sicurezza energetica e stoccaggi di gas metano: le sfide dell’Italia per il futuro

Il gas naturale rappresenta una delle fonti energetiche più ampiamente utilizzate in Italia, sia per le necessità dell’industria che per i consumi domestici. Tuttavia, come si può garantire la disponibilità di gas ai cittadini e alle imprese in ogni momento dell’anno? La risposta è rappresentata dallo stoccaggio del gas, un’attività di fondamentale importanza per la sicurezza e la continuità del servizio.

Lo stoccaggio del gas consiste nel deposito di gas naturale in strutture sotterranee, quali giacimenti esauriti o falde acquifere, che vengono riempite con il gas prelevato dalla rete di trasporto nazionale durante i periodi di bassa domanda. Il gas immagazzinato viene poi reimmesso nella rete quando la domanda aumenta, ad esempio durante i mesi invernali, quando il consumo di gas per il riscaldamento è maggiore.

L’importanza dello stoccaggio del gas naturale per garantire una fornitura continua, sicura ed affidabile in Italia

Lo stoccaggio del gas presenta diversi vantaggi per il sistema energetico nazionale:

  • Consente di soddisfare le diverse esigenze tra l’approvvigionamento e il consumo di gas, garantendo una fornitura continua, sicura ed affidabile.
  • Riduce la dipendenza dalle importazioni di gas dall’estero, che sono costanti durante tutto l’anno ma possono subire interruzioni o fluttuazioni dei prezzi.
  • Contribuisce al mantenimento dell’equilibrio della rete e alla gestione delle emergenze, fornendo una riserva strategica di gas da utilizzare in caso di crisi o guasti.
  • Favorisce la concorrenza tra i fornitori di gas sul mercato libero, offrendo loro flessibilità e opportunità di ottimizzare i costi.

Nel contesto attuale, gli stoccaggi di gas metano sono ancora pieni oltre l’80%, il che indica che gli Italiani potranno affrontare il resto dell’inverno con una certa tranquillità. Tuttavia, la crisi energetica non è ancora conclusa, e sarebbe prematuro pensare che non ci saranno ancora molte sfide da affrontare. A marzo, bisognerà riempire gli stoccaggi di metano senza poter contare sul gas russo. L’Italia dovrà quindi fare affidamento su nuove forniture dall’Algeria, sul gas naturale liquefatto trovato dall’Eni in Africa o su quello proveniente da oltreoceano. Inoltre, il resto del mondo industriale riprenderà a fare scorte, il che potrebbe portare ad un aumento dei prezzi.

In sintesi, gli stoccaggi di metano attuali offrono un certo grado di sicurezza energetica all’Italia, ma c’è ancora molto da fare per garantire una fornitura stabile e affidabile. Il Governo e le aziende del settore dovranno lavorare insieme per potenziare le infrastrutture e assicurare il ruolo dell’Italia come hub europeo del gas, potenziando il gasdotto adriatico, raddoppiandone la dorsale, e costruendo nuove infrastrutture per lo stoccaggio del metano, nel minor tempo possibile. Ben prima del 2027, attualmente indicato come data di termine dei lavori.

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